Posts contrassegnato dai tag ‘venezia 2011’

Il riconoscimento è promosso dal Movimento per la Vita e dal Fiuggi Family Festival. “Il film di Ann Hui coinvolge lo spettatore nell’affascinante spettacolo di una vita normale”.

Il premio ‘pro-life’ intitolato al pediatra “Gianni Astrei” è stato assegnato al film “Tao Jie A simple life” di Ann Hui. (altro…)

Faust di Sokurov, come previsto, vince il Leone d'Oro della 68ma Mostra del Cinema. L'Italia si consola con gli immigrati di Crialese.

Alexander Sokurov era a Venezia per essere premiato ed è stato premiato: Faust è Leone d’oro a Venezia 68. Ma è un Leone d’oro non attuale. È Sokurov che fa Sokurov.  (altro…)

E i nomi schiacciano i film da Leone, come "Shame" di Steve McQueen che per contenuto e per forma merita il Leone.

Se Venezia 68 è l’“ultima” alla Biennale di Marco Müller (o resterà?) spero che chiuda con un Leone d’oro vero, e non falso. (altro…)

"Dark Horse" di Todd Solondz, un cavallo dato per perdente sul quale potrebbe essere utile scommettere. La storia di una vita. Da Leone.

La prima settimana si è conclusa a Venezia 68, e sono i piccoli nomi, non i grandi nomi, a proporsi per i Leoni. (altro…)

"Contagion" di Steven Soderbergh, e se la colpa del contagio fosse dell'Oriente? Arriva una nuova guerra a colpi di immagini cinematografiche

Steven Soderbergh, regista della trilogia Ocean’s Eleven, Twelve, Thirteen, è un amico a Venezia. È a Venezia che presentò i film indipendenti e più personali girati in digitale Full Frontal e Bubble. A Venezia 68 Soderbergh porta Contagion, una pellicola che racconta una pandemia, non distante dai virus che in inverno i media, o i governi che usano i media, o i colossi farmaceutici, usano per terrorizzarci. (altro…)

Un caso dell’altro mondo. L’insostenibile leggerezza della demagogia. Lo scandalo si ammoscia e scompare, come gli immigrati.

Alla Mostra del Cinema di Venezia 2011 è arrivato anche il giorno del film “Cose dell’altro mondo” di Francesco Patierno. Uno scandalo “contro la Lega” annunciato in pompa magna dai social network e rimbalzato poi anche sui giornali di ferragosto. (altro…)

Film freddo: "Per i lettori però di Freud e di Jung, i libri dei maestri non si superano con la pellicola di Cronenberg", scrive Gerry.

I bookmaker dicono David Cronenberg, ma non hanno visto A Dangerous Method. Perché non è un Cronenberg da Leone. Sempre se a Venezia 68 si premia il film e non il regista, che è perfetto per chiudere la Mostra di Marco Müller.  (altro…)

"Carnage" di Roman Polanski a Venezia 2011. "L’unpolitically correct è a parole, solo a parole. Carnage è, cioè, un film perfettamente politically correct. Ci dice ciò che vogliamo sentire, mascherato da ciò che non vogliamo sentire", parola di Gerry.

Roman Polanski schiera un cast che non invidia il cast di George Clooney. (altro…)

Paolo Baratta e Marco Muller, Venezia 2011. Uno scatto di orgoglio per il futuro della Mostra del Cinema.

E’ tutta da cambiare. Arrivata alla sua edizione numero 68, la Mostra del Cinema di Venezia si trova davanti ad un bivio. Dovranno cambiare tante cose, forse tutto, se davvero questo gigantesco luna park del cinema vorrà continuare a vivere. (altro…)

"Le Idi di marzo" di George Clooney a Venezia. Sceneggiatura perfetta per un film importante.

È George Clooney ad aprire Venezia 68 con Le idi di Marzo. Non è una concessione a Hollywood, perché Le idi di Marzo è un film importante e che in concorso si sentirà.  (altro…)