Archivio per la categoria ‘La materia dei segni’

Gomorra e la realtà

Pubblicato: 26 febbraio 2018 in La materia dei segni
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Il tema è complesso e merita una riflessione ponderata. Al netto delle polemiche e dei commenti che sono fioccati sui giornali, l’impatto culturale di una serie tv come Gomorra non può essere sottovalutato.

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Le prime pagine di oggi

Pubblicato: 10 novembre 2017 in La materia dei segni
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His latest project is a monumental effort designed to keep you glued to your phone.

Sorgente: Steven Soderbergh’s App Will Change How You Watch TV

 

21st Century Fox has held talks about potentially selling its television and film production assets to Disney, according to reports.

Sorgente: Disney eyes 21st Century Fox assets

Down with the kids

Pubblicato: 7 novembre 2017 in La materia dei segni
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While some say young people are no longer watching TV, the global success of series like Riverdale and Pretty Little Liars has turned that theory on its head. DQ explores how series are driving youth audiences back to the box.

Sorgente: Down with the kids

Pio D'Emilia

Pio D’Emilia

Ma che giornalismo è?!?! Guarda in camera, sorride, ti dice che non ha capito quello che è successo. Poi volta le spalle agli spettatori stupefatti e comincia a camminare (e a parlare nel microfono) mentre si fa largo  in mezzo a file di profughi o fra le camionette della polizia. Pio D’Emilia, un viso sorprendentemente vecchio e bolso nel palinsesto degli eternamente giovani di Sky Tg 24, sembra la contraddizione e la pietra d’inciampo di ogni moderna forma di giornalismo televisivo. (altro…)


I dirigenti di Hulu sono felici ma sono anche molto infelici. Dopo dieci anni di investimenti e di ricerca, la società di streaming tv posseduta da Nbc Universal e News Corp (12 milioni di abbonati ma con un’attività limitata al territorio degli Usa), ha raggiunto un risultato impensabile: ha battuto sul filo di lana concorrenti temibili (e globali) come Netflix e Amazon e ha stravinto, prima nella storia della tv online, il Primetime Emmy Award nella categoria Best Series con l’acclamato Handmaid’s Tale. Ad Hulu ne sono felici e hanno già stappato una bottiglia di champagne. Nello stesso tempo però sono anche molto infelici. (altro…)

 

Ha avuto fra le mani anche il dossier Telecom Italia, ma non l’ha neanche preso in considerazione. Patrick Drahi, padrone di Altice, il gruppo imprenditoriale più dinamico e anche più indebitato di Francia, è definito “insaziabile” dai suoi amici e, soprattutto, dai suoi detrattori. Sarà anche insaziabile ma non è stupido. Mentre i suoi competitor francesi Bollorè e Xavier Niel si spaccavano la testa sulle complicate vicende italiane, a metà strada fra politica ed economia, Drahi continuava a fare avanti e indietro con gli Usa. Lasciare a Vivendi la patata bollente delle trattative italiane con Piersilvio Berlusconi mentre lui si occupava di accumulare acquisizioni fra New York e Parigi, deve sembragli ancora oggi un argomento di cui ridere con gli amici. In Usa, inoltre, è riuscito lì dove il suo vecchio nemico Xavier Niel aveva fallito: (altro…)

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Ma che rottura di droni!

Pubblicato: 3 novembre 2016 in La materia dei segni

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Nei giorni della tragedia di Amatrice, il giornalismo tv italiano ha sfondato un nuovo limite. I droni sono stati utilizzati per sorvolare le macerie ed entrare negli anfratti più inaccessibili dello scenario drammatico che il terremoto aveva disegnato ad Amatrice, Arquata del Tronto e Accumoli. I droni hanno compiuto voli puliti e perfetti in mezzo alle rovine di case e vite distrutte. Quelle immagini, così stereotipate e fredde nella forma (tanto quanto erano tragiche nella sostanza), hanno cambiato la percezione delle cose. (altro…)

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Che fine ha fatto la Tv italiana? L’industria televisiva innova ben poco.
Nelle analisi internazionali su tendenze e innovazione, l’Italia è assente. Secondo un recente report di “Nota – New ON The Air”, il servizio di monitoraggio del sistema televisivo di “Eurodata Tv Worldwide”, nel 2015 sono stati inventati più 8500 programmi nuovi. Nei 44 Paesi monitorati da “Nota”, più della metà dei nuovi programmi sono creazioni originali locali. Le serie tv rappresentano il 40%, i factual e documentari il 37% e i programmi di intrattenimento il 23%. Il confronto con le produzioni del 2015 nel nostro Paese è imbarazzante. Si pensa alle nomine. Si discute del canone. Sono temi che appartengono alla preistoria della tv. La sfida delle Telco. (altro…)

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A cohort of Hollywood heavyweights including DreamWorks Studios, Participant Media, Reliance Entertainment and Entertainment One have formed a next-gen media company, Amblin Partners
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This wisdom from a long time ago and a galaxy far, far, away will inspire you to be thoughtful, brave and successful!

When I was 12-years-old, I stood in line for 3 hours to see a new space adventure. I was so entranced; I went back 6 times over the next several days to see it again. For the next 38 years I like many others would quote Yoda, Obi-wan, and Han Solo among others. (altro…)

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Help me. I’m on a laptop running Windows 8 right now.

Like many others, I hate it and think it’s the worst operating system since the not-so-distant Vista.

If I didn’t have to use it, I might be able to appreciate for a second that Microsoft made a bold design decision that actually ended up being influential. (altro…)

Despite the plethora of available alternative platforms and devices, TV is still overwhelmingly a living room-centric activity, says Adobe. (altro…)