Faceboo! Senza la k alla fine. È il grido che Mark Zuckerberg, dietro il paravento, ha indirizzato alle tv di tutto il mondo. Faceboo! E molti manager tv sono caduti dalla sedia. “Il motivo per cui continuerò a mettere in primo piano il video in tutta la nostra famiglia di applicazioni è che vedo il video come un megatrend”, ha detto il padrone di Facebook.
Megatrend è una parola che in casa Zuckerberg assume un significato pazzesco. Due miliardi di utenti registrati, quasi dieci miliardi di visualizzazioni video giornaliere. Un trend, anzi, un megatrend da brividi: erano infatti solo un miliardo, si fa per dire, nel 2014. All’inizio del 2016 (un anno e mezzo fa), secondo le cifre di Facebook sono stati visti qualcosa come 100 milioni di ore video al giorno con 500 milioni di spettatori fissi dall’alba al tramonto, in tutte le latitudini. Faceboo! Non c’è una sola tv al mondo che possa vantare gli stessi mega numeri. Secondo gli osservatori internazionali, Zuckerberg ormai avrebbe deciso: da semplice ospite si vuole trasformare in produttore. Secondo il Wall Street Journal i budget saranno simili a quelli messi sul piatto da Netflix quando lanciò il suo cavallo di battaglia “House of cards”: almeno tre milioni di dollari a puntata. Faceboo! Zuckerberg ha assunto il cofondatore di IAC’s CollegeHumor, Ricky Van Veen. “Voglio capire come utilizzare la rete più grande del mondo per collegare meglio le persone con contenuti coinvolgenti e significativi”, ha detto Van Veen in un post. La parole chiave è megatrend, anche nel caso delle app tv lanciate da Facebook in primavera per Apple tv, Amazon Fire e per le smart tv Samsung. Intanto, a metà agosto, ha debuttato negli Usa “FB Watch”, un modo per cominciare a mettere ordine nei video postati sul social. Faceboo! Ma non è ancora questo il punto. “Mentre Facebook continua a investire in video e aumenta il suo ARPU (Average Revenue per User), è possibile che in un futuro non troppo lontano, un utente medio di Facebook finisca per valere più di un visualizzatore TV medio in termini di pubblicità”, ha scritto a maggio Tony Maroulis, analista di Ampere Research. Faceboo! La spesa pubblicitaria globale sul web supererà quest’anno quella della tv, scrive l’agenzia di media Zenith, e Google e Facebook insieme raccolgono circa il 60% dell’intero mercato (stime di eMarketer). “Guardare la TV è un’esperienza condivisa e quindi è l’opportunità di riunire persone che si occupano delle stesse cose”, ha detto Zuckerberg. Quando Facebook inizierà a produrre in proprio, chi potrà competere con un pubblico di due miliardi di persone in megatrend di crescita? Netflix e Amazon hanno stretto accordi virtuosi con le tv di tutto il mondo. Facebook potrebbe decidere di comportarsi in modo diverso e cancellare, in poco tempo, tutto quello che pensavamo di aver capito (e imparato) sui palinsesti, sulle produzioni, sulla distribuzione e sul marketing tv. Tremate. Due miliardi di spettatori si sono mossi. Faceboo!
Pubblicato su Tivù di ottobre 2017