Che ne facciate parte oppure no, ormai è finita. La saga cinematografica di Harry Potter (otto film), e ovviamente anche quella letteraria (sette libri), è arrivata all’ultimo capitolo.
Posts contrassegnato dai tag ‘cinema’
HARRY POTTER, LA COMUNITÀ PIÙ GRANDE ED ESCLUSIVA DEL MONDO.
Pubblicato: 14 luglio 2011 in cinemaTag:andrea piersanti, cinema, Daniel Radcliffe, David Yates, Emma Watson, Harry Potter, JK Rowling, Lord Voldemort, Ralph Fiennes, Rupert Grint
L’archivio porno del Luce. La vera storia di una beffa mancata.
Pubblicato: 13 luglio 2011 in cinemaTag:alessandra zingales, Bettino Craxi, Cinecittà, cinegiornali, cinema, Folco Quilici, Giancarlo Galan, Giulio Andreotti, history channel, istituto luce, lorenzo mieli, Mibac, moana, Palazzo Venezia, polivideo, wilder
Transformer, quanto rumore! E per cosa, poi?
Pubblicato: 1 luglio 2011 in cinemaTag:cinema, Jeffrey Katzenberg, John F. Kennedy, John Turturro, Megan Fox, Michael Bay, Pink Floyd, Rosie Huntington-Whiteley, Steven Spielberg, Transformer 3d
Tanto rumore per nulla. Il terzo episodio della serie live action sui Transformers diretta da Michael Bay e prodotta da Steven Spielberg, in uscita questa settimana in tutta Italia (altro…)
Transformer 3. Quanto rumore sei disposto a sopportare?
Pubblicato: 27 giugno 2011 in cinemaTag:3d, apollo, Chicago, cia, cinema, dark side moon, effetti apeciali, fantascienza, Imax, John Turturro, moon, Nerd, transformer, Transformer 3d
Anteprima romana del terzo episodio di Transformer. Due ore e mezzo di rumori, effetti speciali da cartone animato e una sceneggiatura con gli stessi buchi di un groviera svizzero. Per tutto il tempo ti domandi perché lei, bellissima, (altro…)
Sistema Cinema Piemonte
Pubblicato: 22 aprile 2011 in la giusta distanzaTag:Cinecittà, cinema, finpiemonte, massimo feira, Michele Coppola, paolo tenna, Roberto Cota
Rubini, Soldini, Volo, Genovese, Vanzina, Ponti, Calopresti, Emmer, Manuli, Avati, Bruni Tedeschi, Martinelli, Ferrara, Lizzani, Gaglianone, Bonivento, Zaccaro, Montaldo, Sorrentino, Base, Torrini, Infascelli, Patierno, Ferrario, Capotondi, Grimaldi, Capitani, Marino, Argento, Capuano, Molaioli, Faenza, Venier, Bonivento, Carpi, Lucini, De Seta, Archibugi, Giordana, Tognazzi, Amurri, Lucchetti, Segre, Martone, Chiambretti, Samperi, Chiesa, Pozzessere, Corsicato, Comencini, Haber, Chiambretti e ovviamente Mazzacurati (da cui il titolo di questa rubrica) (altro…)
The Lost Thing – Oscar come migliore corto d’animazione
Pubblicato: 28 febbraio 2011 in La materia dei segniTag:animazione, cinema, oscar, short film, the lost thing
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INSIDE JOB – Oscar come migliore documentario
Pubblicato: 28 febbraio 2011 in La materia dei segniTag:cinema, documentario, inside job, oscar
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Strangers No More – Oscar come migliore documentario corto
Pubblicato: 28 febbraio 2011 in La materia dei segniTag:cinema, documentario, oscar, short film
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Black Swan, ecco cosa abbiamo capito
Pubblicato: 27 febbraio 2011 in La materia dei segniTag:black swan, cinema
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La vera grinta
Pubblicato: 2 febbraio 2011 in cinemaTag:cinema, il grinta, jeff bridges, john wayne
Film molto bello, di destra, intimamente e sfacciatamente repubblicano, “Il grinta” dei fratelli Coen ha già conquistato il pubblico Usa: 140 milioni di dollari di incasso ad oggi e dieci nomination agli Oscar, comprese quelle più importanti: miglior film, miglior regia, migliore attore, migliore sceneggiatura, e migliore attrice non protagonista per la splendida interpretazione della quattordicenne Hailee Steinfeld. (altro…)
Clint Eastwood e lo gnosticismo cinematografico
Pubblicato: 7 gennaio 2011 in cinemaTag:cinema, clint eastwood, hereafter, matt damon
Una cattiva risposta ad una buona domanda. Il nuovo film diretto da Clint Eastwood, “Hereafter” (“L’aldilà”), uscito nelle sale italiane il 5 gennaio, esplora il mistero della morte con un approccio che suscita più di un motivo di perplessità. (altro…)
Mina – Silent night
Pubblicato: 24 dicembre 2010 in La materia dei segniTag:aldo giovanni giacomo, cinema, la banda dei babbi natale, mina, silent night
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Il cinema non è un mestiere per vecchi
Pubblicato: 13 dicembre 2010 in la giusta distanzaTag:cinema, festival cinema roma, mostra cinema venezia
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Difficile scrivere una cosa così ma è necessario guardare in faccia la realtà. Il cinema non è un mestiere per vecchi. Viviamo in un momento di trasformazioni che sembrano solo tecnologiche ma che invece sono anche culturali e che quindi hanno conseguenze di tipo sociologico. “360°”, la nuova parola d’ordine di produttori e autori per contenuti rigorosamente crossmediali e multipiattaforma, impone di muovere la testa in modo acrobatico ed elastico. Un’attitudine difficile per coloro che hanno problemi di cervicale e di artrosi. La generazione dei padri e dei nonni deve fare un passo indietro. Come disse una volta un caro amico, padre di molti figli: «Il nostro primo dovere è di togliere le mani. Di lasciare che le cose accadano». E la prima delle “cose” che devono accadere è proprio il ricambio generazionale. Non se la prendano amici e colleghi che lavorano nel mondo del cinema ma è ora di alzarsi da tavola. Nelle proteste che si levano periodicamente per i tagli ai finanziamenti pubblici al cinema, c’è un dato che fa sempre una certa impressione: l’età dei registi che firmano le petizioni o gli editoriali sui quotidiani. Difficile trovarne uno che abbia meno di sessant’anni. I vecchi sono conservativi per istinto. La vita corre via e ogni mattina ti guardi allo specchio e speri che il tempo si fermi. Per i giovani, invece, le cose devono succedere. Hanno fretta di crescere e di sperimentare. Soprattutto hanno voglia di cambiare. I vecchi parlano di morte del cinema. Dicono che il linguaggio è cambiato e che il cinema non esiste più. Un odioso desiderio di portarsi l’arte nella tomba. Sto leggendo le bozze del romanzo di un ventinovenne aspirante filmaker, Paolo Boriani. Ogni capitolo è dedicato a un film. Le immagini evocate si intersecano in modo inestricabile alla quotidianità di tipo autobiografico di questo giovane milanese fra genitori, musica, amici, mostre di design e performance di nuovi artisti. Interessante. Magnetico. I giovani fanno così: si avvicinano al cinema con lo stupore della “prima volta”. Si mettono in fila davanti alle sale e discutono di come fare il cinema del prossimo secolo. Fra poco inizieranno le battaglie per il rinnovo delle cariche sociali ai vertici dei principali festival italiani, Roma e Venezia, e, subito dopo, di Cinecittà. Si tratterà di vere e proprie lotte senza esclusioni di colpi. Il tema vero però rimarrà sullo sfondo. I contendenti infatti viaggiano allegramente verso i sessanta, i settanta e, qualcuno, anche verso gli ottanta. Ad una conferenza stampa per happy few a Venezia, uno degli sponsor aveva pensato bene di regalare una confezione di pomata antiage. Contro le zampe di gallina e le occhiaie. Come dargli torto. In una sala cinematografica per un’anteprima riservata ai giornalisti, mentre i ragazzini e le ragazzine dei magazine online e i giovani parvenu della critica cinematografica vociavano allegramente di un regista o di un film, uno dei vecchi soloni del cinema è sbottato: «Ma chi si credono di essere questi sbarbatelli!». Non credono di essere, verrebbe voglia di rispondere, ma essi sono, sono veramente il futuro del cinema. Al recente Mipcom di Cannes c’era uno che di cinema se ne intende, Jon Feltheimer, il capo indiscusso del successo di Lionsgate (centinaia di milioni di spettatori ovunque, dieci Oscar negli ultimi dieci anni e serie tv di successo planetario come Mad Men). «La mia visione per il futuro di cinema e tv ha una sola parola d’ordine» – ha detto a mille addetti ai lavori provenienti da tutto il mondo -: «Il futuro è cambiare». Cambiare. Il cinema di oggi non è un mestiere per vecchi. Ma forse non lo è mai stato. Chi si ricorda quanti anni aveva Fellini quando vinse la Palma d’Oro con La dolce vita e quanti anni aveva Rossellini quando girò Roma città aperta? Avevano entrambi solo 40 anni (e allora sembravano già molti). Citizen Kane, il più bel film della storia del cinema, venne girato da Orson Welles quando questi aveva 25 anni.
Pubblicato su Boxoffice








