
Giro delle sette chiese. Foto di Stefano Dal Pozzolo
Il testo originale del 1588 che si prega ancora oggi:
«Prima di mettersi in via per fare questo santo Pellegrinaggio, ciascuno dei Fratelli deve alzare la mente a Dio, offrendogli la sincerità del suo cuore, con proposito di volere la sola gloria di sua divina Maestà in tutte le azioni, e specialmente in questa, e avrà intenzione di lucrare le sante Indulgenze e di pregare:
per la penitenza dei peccati
per l’emendazione della presente tipiedità e negligenza, ed altri difetti nel servizio di sua divina Maestà
Per rendimento di grazie del sommo beneficio di averci cavato da tante miserie e peccati
per la Santità di N.S. e per la S. Chiesa
per tutti i Prelati e Principi cirstiani
per la Congregazione dell’Oratorio (o pia Associazione a cui appartiene), e per tutti gli ordini religiosi
per i peccatori che ancora giacciono nelle tenebre della mala vita
per la conversione degli eretici, scismatici e infedeli
per le anime sante del Purgatorio
Avvertano tutti che nel tempo libero potrà ognuno attendere alle sue preghiere e divozioni private, ma quando la comitiva prega o canta dovrà unirsi ad essa.
Si esortano tutti ad essere osservanti degli Ordini che loro saranno dati, ed obbedire in tutte le cose a quelli che avranno cura, e soprintendenza di questa santa peregrinazione.
Orazioni
La virtù dell’Astinenza contro il vizio della Gola, ed il dono del santo Timor di Dio
La virtù della pazienza contro il vizio dell’Ira, e il dono della Pietà
La virtù della Castità contro il vizio della Lussuria ed il dono della Scienza
La virtù della Liberalità contro il vizio dell’Avarizia e il dono del Consiglio
Il Fervore di spirito contro il vizio dell’Accidia ed il dono della Fortezza
La virtù della Carità fraterna, contro il vizio dell’Invidia, ed il dono dell’intelletto
La virtù dell’Umiltà contro il vizio della Superbia, ed il dono della Sapienza»
Pubblicato su Credere n. 24/2013 del 15 settembre
Vedi anche Il sorriso di Francesca
Vedi anche Le origini storiche