Anteprima romana del terzo episodio di Transformer. Due ore e mezzo di rumori, effetti speciali da cartone animato e una sceneggiatura con gli stessi buchi di un groviera svizzero. Per tutto il tempo ti domandi perché lei, bellissima, abbia scelto proprio lui. Alla fine Chicago è distrutta ma l’umanità è salva. La scena più bella? Al termine, sui titoli di coda (e non solo perché puoi finalmente toglierti gli odiati occhialetti del 3D). Dopo aver baciato la donna-cerbero capo della CIA (“Non chiamatemi signora. Vi sembro una signora?”, ripete tutto il tempo) John Turturro urla al limite dell’orgasmo: “Arrestatemi. Arrestatemi tutto!”. Arrestate anche noi se vi dovessimo consigliare di andare a vederlo.
P.s.: Prima della proiezione, un ragazzo appartenente alla nuova generazione dei “critici cinematografici nerd”, ha annunciato ad amici e conoscenti “Ho già prenotato i biglietti per andare a rivederlo nella sala Imax vicino Milano”. Imax pronunciato rigorosamente con la “i” come Imola. “Per vedere se vale veramente la pena”, ha spiegato. Arrestate anche lui. Per favore.
P.p.s.: arrivati al terzo episodio della saga dei Transformer ancora confondo i robot buoni con quelli cattivi. Ma come hell si fa a distinguerli? Arrestateci tutti!

