Posts contrassegnato dai tag ‘rai’

Giulio Base su Periscope con la moglie Tiziana RoccaChe poi quando vi dicono “Netflix arriva in Italia” e sembrano spaventati voi potreste anche non capire. La veritĂ  si coglie nelle piccole cose. Giovedì mattina a Roma, c’è il sole. Giulio Base, regista di robe come “Don Matteo”, cammina veloce con il braccio teso e lo smartphone davanti a sĂ©. Parla veloce in inglese. Sta girando un video per “Periscope”. (altro…)

Globecast-Vaticano-1Trova il servizio pubblico prima che il servizio pubblico trovi te. Così verrebbe da dire ai vertici della Rai, dopo la ridda di eventi di studio che sono stati organizzati a Viale Mazzini in questi mesi. La scadenza della licenza programmata per il 2016 e il cattivo rapporto con il governo di Matteo Renzi, stanno costringendo il direttore generale Gubitosi e la presidente Tarantola a moltiplicare i convegni per individuare gli elementi di novitĂ  che possano caratterizzare il servizio pubblico televisivo nell’era del digitale. (altro…)

598b69a5-e042-447e-9bb8-8a4610e50ce1_mediumIl segnale è piccolo, appena percettibile. La sua importanza però è impressionante. La Rai, per la prima volta, ha ammesso pubblicamente che l’Auditel è morto. Lo ha fatto il direttore marketing della tv di stato, Andrea Fabiano, con una mini intervista ad un noto quotidiano. “Dal 2016, ha detto Fabiano, l’Auditel dovrebbe trovare un modo per misurare gli altri schermi”. Secondo il direttore marketing di Viale Mazzini, i giovani “se vivono ancora in casa non disdegnano il vecchio televisore. Ma, certo, sono portati a preferire altri device. Pc a parte, ci sono smartphone, tablet, decoder, console giochi. Proprio per questo, dal 2016 l’Auditel dovrebbe trovare un modo di misurare gli altri schermi”. Flautato ma spietato. (altro…)

gubitosi-e-tarantolaIndecisa fra business e servizio, la Rai di Tarantola e Gubitosi si ritrova a vivere lo stesso paradosso attribuito al filosofo Jean Buridan. Un asino non riesce a scegliere fra due mucchi di fieno e muore di fame. E’ la contraddizione che la Rai sta vivendo in questa fase della sua vita. (altro…)

raiway

Il futuro della Rai passerĂ  di nuovo attraverso la scelta di un direttore generale interno. Si tratta di una previsione facile. Una scelta esterna infatti non farebbe altro che esasperare il management della tv di Stato. GiĂ  pressati dalla richiesta di riduzione degli stipendi (altro…)

John Fine, editorialista di Business Week, domanda a Beth Comstock, capo “Digital” della Nbc Universal: «Che sentimenti ha nei confronti di Youtube?». La Comstock si fa scappare una risata nervosa. «Il mio atteggiamento è di tipo schizofrenico, direi. (altro…)

Il destino della Rai è legato alla sua funzione. A dirla con Totò, la Rai serve solo se serve agli italiani che pagano il canone. L’impressione, però, è che al momento la Rai serva solo a garantire i privilegi oversize di una comunitĂ  di happy few variamente composta da produttori cine-televisivi, artisti, agenti e dirigenti. SarĂ  un errore di cattiva comunicazione aziendale, saranno gli sprechi di una gestione non sempre attenta, saranno gli scandali veri o presunti di certi compensi milionari o di certe commesse non trasparenti. SarĂ  quello che volete ma la Rai non è mai stata così poco amata e compresa dai suoi veri editori di riferimento, i telespettatori. (altro…)

Schermata 08-2456898 alle 19.12.11Invecchiata male o bene che sia, la Rai ha compiuto 60 anni. L’etĂ  della pensione per questo pachiderma della produzione culturale è però ancora lontana. Nacque il 3 gennaio del 1954 sulle ceneri della EIAR, la radio di Stato inventata da Mussolini. Adesso è lanciata sul web, combatte alla pari contro il colosso americano Google (a maggio ha cancellato i propri video su Youtube), domina nel digitale terrestre e si candida con buona volontĂ  a rimanere un interlocutore privilegiato per la politica e la cultura anche nel nuovo millennio “social” e “2.0”. Il suo sessantesimo compleanno è un momento di svolta. (altro…)

Enzo Della Volpe in "Le cose belle"

Enzo Della Volpe in “Le cose belle”

La bellezza si difende solo con la bellezza. Alcuni anni fa un’importante associazione ambientalista chiese a Folco Quilici (il piĂą grande regista di documentari del nostro paese) di partecipare alla realizzazione di una campagna di sensibilizzazione sul degrado e sull’inquinamento crescente del Mediterraneo. Accettò con entusiasmo. Gli proposero di girare alcune sequenze con le chiazze di petrolio in mare, con le plastiche abbandonate sulle spiagge, con gli eco-mostri costruiti sulle scogliere. E così via. Quilici non ebbe bisogno di rifletterci su: rifiutò con sdegno e abbandonò precipitosamente il progetto. (altro…)

L'ultimo Pastore

L’ultimo Pastore

I pascoli perduti de “L’ultimo pastore” sono l’ultima chance di riscatto della televisione italiana. Dopo i  clamorosi flop di portaerei considerate “a botta sicura” come Benigni e Saviano, nel momento del massimo affanno della pubblicitĂ  (altro…)

Montagne Rai Torino

Montagne Rai Torino

Le “Montagne” sono uno dei segreti di Torino. Il programma che la testata giornalistica regionale della Rai realizza nello studio virtuale TV 7 del centro di produzione di Torino è infatti il focus di un complesso ragionamento sulle future strategie di comunicazione della televisione di Stato ma non solo (altro…)

L’Ice, per la prima volta, quest’anno non sarà al Mip Tv di Cannes (dal 1 al 4 aprile) ma il suo spazio è stato tempestivamente preso in carico dall’Apt.

Il ruolo del servizio pubblico nella mutata realtĂ  della competizione internazionale è al centro delle discussioni sul futuro del sistema televisivo. “Durante questi ultimi anni la televisione si è trasformata da (altro…)

I nodi sono tanti. Il primo è quello relativo alla riduzione dei finanziamenti di Rai e Mediaset. Il secondo riguarda invece la spartizione dei diritti. In molti si domandano anche: l'Apt finirà per entrare nell'Anica?

I produttori televisivi italiani sono ad un bivio e il compito del successore di Fabiano Fabiani non sarĂ  semplice. I nodi sono tanti. Il primo è quello relativo alla (altro…)

Renata Polverini, Jim Belushi e Fabiana Santini alla conferenza stampa del RomaFictionFest del 2011

Il RomaFictionFest cambia radicalmente. Nuove date e nuova sede. PiĂą attenzione al mercato, un nuovo rapporto privilegiato con le societĂ  di produzione televisiva, una maggiore (altro…)